La Corte Suprema cilena ha autorizzato il giudice spagnolo Garzón ad interrogare (per iscritto) l’ex-dittatore Augusto Pinochet sui trasferimenti in denaro dall’estero sui suoi conti in Cile, quando esisteva un embargo internazionale nei suoi confronti, a seguito del suo arresto a Londra nel 1998. Pinochet è stato accusato di frode fiscale dopo la scoperta di un centinaio di conti bancari segreti all’estero, per un valore stimato di 27 milioni di dollari. L’esistenza di questi conti era stata svelata nel 2004 da una commissione del Senato degli Usa che operava contra il riciclaggio del denaro sporco nei sistemi di finanziamento del terrorismo islamico. Con la richiesta di interrogatorio, Garzòn intenderebbe garantire gli eventuali indennizzi alle vittime riconosciute nel corso della sua inchiesta di genocidio e violazione dei diritti umani sotto la dittatura militare di Pinochet, tra il 1973 ed il 1990. In tale periodo circa 3000 persona furono uccise o scomparvero, mentre altre 28000 soffrirono torture, compresa l’attuale Presidente di Cile, Michelle Bachelet.
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