L'America Latina non trova molto spazio sui media italiani. Questo blog cerca di colmare una piccola parte di questo vuoto, attraverso l'adattamento in italiano di notizie sulla politica e l'economia latinoamericane scovate su quotidiani stranieri. Naturalmente, non mancherò di citare e segnalare siti e articoli in lingua italiana, quando se ne presenterà l'occasione. Buona lettura!

venerdì, ottobre 27, 2006

Fra i numerosi contenitori nella stiva della nave Aliança Mauá, partita dal porto francese di Le Havre lo scorso 22 settembre, ce n’era uno di cui poche persone conoscevano il contenuto: circa 93 milioni di dollari in guaraní, la moneta del Paraguay. Quando il carico è arrivato ad Asunción, la capitale del paese, 5 delle 200 casse con le banconote, per un valore di circa 2 milioni di euro, erano scomparse. Il Banco Centrale paraguyano aveva commissionato ad un’azienda francese la stampa di 10 milioni di biglietti da 50.000 guaraní. Il carico era stato scaricato inizialmente a Montevideo, per proseguire il suo percorso via fiume. In quel porto hanno constatato la mancanza delle casse, per cui il furto deve essere accorso nel tratto tra le Havre e Montevideo, probabilmente in uno degli scali precedenti Rio deJaneiro, Santos o Buenos Aires. Un elemento curioso della faccenda è che siano stati spediti quasi 100 milioni di $ in un container convenzionale senza alcuna misura di sicurezza. Una volta constatato il furto il Banco Centrale del Paraguay ha dichiarato nulle e senza valore le banconote trafugate, ma probabilmente ormai i ladri si erano liberati del denaro segnato in maniera speciale, ma comunque molto simili alle banconote in circolazione. In effetti, biglietti trafugati sono già stati segnalati in città di frontiera con il Brasile, come Pedro Juan Caballero, salto del Guairá e Ciudad del Este. Nel frattempo lo scandalo continua e minaccia con provocare le dimissioni del Presidente del Banco Centrale del Paraguay, Monica Pérez. La questione ha provocato non pochi problemi di carattere pratico nella distribuzione e nel sistema finanziario. C’è una certa sfiducia nell’uso dei bancomat, per la paura degli usuari di ricevere uno dei biglietti trafugati, oltre che agli sportelli delle banche e nei negozi. Alcune persone ritengono que ormai costerebbe meno accettare la perdita, mettere in circolazione il resto dei biglietti piuttosto che mantenere il loro annullamente, anche se il precedente sarebbe pericoloso. L’altra opzione sarebbe ritirare tutti i biglietti da 50.000 guaraní dal mercato e sostituirli con altri dal disegno e dal colore diverso. Esiste il sospetto generalizzato che ci sia gente influente dietro la faccenda. I sospetti aumentano se si pensa che il prossimo mese si svolgeranno le elezioni locali per rinnovare le autorità di tutti i comuni, e nel Paraguay si sa che i grandi furti accadono casualmente sempre in concomitanza con le campagne elettorali.
Di Armando Rivarola
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