Quali sono le sfide que attendono il Presidente brasiliano Lula nel suo secondo mandato, secondo ‘El País’.
In primo luogo l’educazione: nonostante le sue promesse Lula non è riuscito a cambiare un sistema educativo ineguale che condanna gli strati più poveri all’abbandono scolastico y beneficia i cittadini più abbienti nell’accesso alle università. Il problema si fonda nella bassissima qualità della scuola primaria e secondaria pubblica, frecuentata dagli studenti con meno risorse economiche. Gli stessi hanno molte difficoltà quindi per accedere all’università pubblica, questa sì di gran qualità, ma cui possono accedere con più facilità i figli delle classe più abbienti che hanno ricevuto una formazione dal sistema privato, e che a buon mercato possono usufruire dell’educazione universitaria nelle strutture dello stato. Anche nel campo della Sanità, la distanza tra la sanità pubblica e la privata è abissale, tanto in termini di risorse, come di personale e nelle sue retribuzioni. Il problema degli scandali di corruzione nel partito del Presidente, il PT, non finisce certo con la rielezione. In questo secondo mandato Lula dovrà ricostruire il PT e separare più nettamente il partito dallo stato. Una riforma politica è altrettanto necessaria a livello del Congresso, frammentato in una miriade di partiti e dove il Presidente si trova a dover affrontare maggioranze fragili e variabili (elemento che già spinse il governo a comprare i voti dei parlamentari per far passare le proprie leggi). Il problema di portar avanti una riforma di questa portata è che è fondamentale raggiungere un accordo con il blocco parlamentare dell’opposizione. Il problema dell’accelerazione dell’economìa è altrettanto importante. L’inflazione è bassa, ma anche la crescita è tra le più basse del continente e in confronto ai paesi emergenti. Il Presidente ha promesso una crescita del 5 per cento nei prossimi anni, ma attualmente è poco più della metà.
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