La Cina compra sempre più alimenti in Sudamerica
Durante più di 2000 anni i cinesi hanno trasformato la soia in tofu, l’elemento di base della loro cucina. Man mano che l’economia cinese cresce, anche l’appetito dei suoi abitanti per la carne di maiale, per i bovini e per il pollame aumenta, ma l’allevamento di questi animali richiede quantità crescenti di soia. Il problema è che la Cina soffre in molte zone di siccità, e per questo motivo il paese si sta rivolgendo sempre di più verso un socio commerciale a più di 24000 km di distanza, il Brasile. La lotta globale della Cina per ottenere le risorse naturali di cui ha bisogno sta trasformando il commercio di beni agricoli in tutto il mondo. La scarsità di terre coltivabili e l’approvigionamento d’acqua sempre più difficile ostacolano la capacità cinese di autoprodurre tutti gli alimenti di cui ha bisogno. Dall’altro lato, la destinazione di una quantità sempre maggiore di terra negli Stati Uniti alla produzione di biocombustibili sta spingendo la Cina a rivolgersi sempre di più verso il Sudamerica alla ricerca dei prodotti alimentari di base. Nella regione, infatti, le terre sono ancora abbondanti e a buon mercato. Se un tempo il commercio agricola più ricco si svolgeva tra Stati Uniti, il più grande esportatore di alimenti al mondo, e il Giappone, al giorno d’oggi è la Cina e i suoi 1300 milioni di abitanti che attirano gli sforzi di paesi, ricchi di terra, come il Brasile, o anche l’Argentina. Secondo alcuni esperti, il Brasile, che attualmente coltiva 70 milioni di ettari, potrebbe duplicare tale superficie e raggiungere la capacità degli USA. Non per nulla tre anni fa il Presidente cinese Hu Jintao visitò il Sudamerica e firmò un accordo strategico con il presidente brasiliano Lula, che prevedeva il raddoppio del commercio bilaterale fino a raggiungere i 20 milioni di dollari. L’anno scorso, il Brasile ha inviato circa 11 milioni di tonnellate di soia in Cina, con un aumento del 50% rispetto all’anno precedente e circa il doppio della quantità inviata nel 2004. Anche per l’Argentina la Cina rappresenta il principale partner nel commercio della soia, che per il paese rappresenta un affare da 9 miliardi di dollari annui. L’Argentina destina la metà della sua superficie coltivabile alla produzione di soia, e la cuasi totalità di questa viene esportata. Se la Cina compra il 20% della soia Argentina, questo paese rappresenta il 30% della soia acquistata dal paese asiatico.
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