Conclusa la XVI Cumbre Iberoamericana
Il XVI vertice dei paesi iberoamericani (Spagna e Portogallo, oltre ai paesi latinoamericani) si è concluso oggi a Montevideo (Uruguay), dopo due giorni di dibattiti intorno al tema centrale della riunione, ovvero l’immigrazione. I partecipanti al conclave, che ha visto numerose assenze, tra cui Fidel Castro, Chavez, Lula e il neo-presidente peruviano Alan Garcia, ha siglato un Compromesso sull’Immigrazione e lo Sviluppo in cui si chiede all’Europa que no chiuda le porte all’immigrazione e migliori le condizioni di vita dei cittadini obbligati ad emigrare nel Vecchio Continente a causa della situazione económica dei loro paesi d’origine. Il premier spagnolo Zapatero ha espresso la sua soddisfazione per i risultati del vertice e ha sottolineato l’importanza di una strategia consensuale per regolare i flussi migrator basata nella “cooperazione, la legalità e il diritto degli emigranti”. Secondo Zapatero, l’emigrazione deve supporre una ‘opportunità’ tanto per il paese d’origine come il ricevente, ma ha avvertito che ciò è possibile si i flussi si sviluppo in un quadro di legalità, l’unico modo per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori. Il giorno prima i 22 paesi iberoamericani si erano espressi congiuntamente contro il progetto statunitense di costruzione di una muraglia di 1100 Km alla frontiera con il Messico, nel tentativo di frenare l’immigrazione illegale.
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