L'America Latina non trova molto spazio sui media italiani. Questo blog cerca di colmare una piccola parte di questo vuoto, attraverso l'adattamento in italiano di notizie sulla politica e l'economia latinoamericane scovate su quotidiani stranieri. Naturalmente, non mancherò di citare e segnalare siti e articoli in lingua italiana, quando se ne presenterà l'occasione. Buona lettura!

lunedì, febbraio 12, 2007

Da La Repubblica:
Allarme in Bolivia e Paraguay epidemia di "febbre spacca-ossa"

Si diffondono in Bolivia e Paraguay i casi di di "dengue" (“debolezza” in arabo antico, detta anche febbre “spacca-ossa”) dopo una lunga sequenza di inondazioni che hanno colpito il settore occidentale del Sud America. Il virus si trasmette all'uomo attraverso la puntura della zanzara Aedes aegypti, che si riproduce in pozze d'acqua, sia all'interno degli edifici che all'esterno e si nutre prevalentemente di giorno.

Il World Food Programme delle Nazioni Unite (WFP) è tuttora impegnato ad assistere oltre 60.000 persone in stato di emergenza, ma la pioggia continua incessante. Attualmente sta distribuendo cibo nei distretti di Tarija, Chuquisaca, Potosi, Cochabamba e Santa Cruz.

Solo in Paraguay i casi di "dengue" registrati, con tre morti accertati, sono a 6 mila. Il Parlamento ha convocato una sessione straordinaria per studiare misure d'emergenza. Si è calcolato che in Paraguay il virus sta contagiando una media di 400 persone al giorno, stando ai dati del ministero della Salute. Tra le vittime della "febbre spacca ossa" c'è anche l'ambasciatore di Taiwan, David Hu, che ha dovuto annullare tutti gli impegni ufficiali.

In Bolivia, la maggior parte dei casi si sono registrati nella città di Santa Cruz de la Sierra, nella zona tropicale del paese. Si sospetta che altri 804 pazienti, registrati in diverse città, abbiano contratto la malattia, la cui epidemia ha obbligato il Ministero della Salute Boliviano a dichiarare il massimo stato di allerta sanitario.
Cinque persone hanno contratto la "dengue" di tipo emorragico, tutte residenti nella capitale e tra queste si è registrato il decesso una donna. L'aumento dei casi è prevalentemente dovuto alle alluvioni che si stanno verificando nel paese e che, assieme alle alte temperature della stagione, costituiscono l'ambiente ideale per una veloce dinamica di contagio.
A Santa Cruz sono stati confermati 225 contagi, altri 16 sono stati riportati a Trinidad, capitale del distretto tropicale di Beni. Gli altri casi si trovano in diverse località. Le condizioni climatiche non faranno che peggiorare la situazione, favorendo il deposito delle uova dei mosquitos Aedes Aegypti. Oltre ai casi di "dengue", insorgono purtroppo anche la febbre gialla e la malaria.

La "dengue" esiste da secoli: la prima descrizione clinica risale al 1780, in un'epidemia a Philadelphia, in Pennsylvania. Nell'800 sono state descritte epidemie a Zanzibar, a Calcutta, Grecia, Giappone, Queensland, Sudafrica e Formosa. Nel 1906 ne è stato scoperto il vettore: la zanzara Aedes aegypti, la stessa della febbre gialla. Numerose epidemie sono state registrate nelle isole del Pacifico (persino tra i giapponesi e gli americani durante la battaglia di Okinawa).
Nel '54 nelle Filippine è stato descritto il quadro clinico della sindrome "dengue emorragica/sindrome da shock da dengue", soprattutto tra i bambini.

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