La Corte Suprema boliviana ordina l'arresto dell'ex-presidente Sánchez de Lozada per genocidio
Sánchez de Lozada, a capo del paese tra il 1993 ed il 1997 e tra il 2002 ed il 2003, è accusato di genocidio per la morte di 63 persone nel 2003 durante la repressione delle proteste popolari contro il progetto di esportare gas negli Stati Uniti dai porti del Cile.
L'ex-presidente e i suoi due ministri accusati con lui per complicità vivono negli USA dopo essersi dimessi il 17 ottobre 2003 e da allora non si sono presentati nei processi intentati a loro carico. Le accuse furono mosse dall'allora diputato, ora presidente della Bolivia.
Prossimamente la Corte Suprema boliviana chiederà la collaborazione della giustizia USA perché si esegua il mandato di cattura dell'ex-presidente. Il presidente Morales ha criticato frecuentemente il governo USA per non collaborare con la giustizia boliviana.
L'ex-presidente e i suoi due ministri accusati con lui per complicità vivono negli USA dopo essersi dimessi il 17 ottobre 2003 e da allora non si sono presentati nei processi intentati a loro carico. Le accuse furono mosse dall'allora diputato, ora presidente della Bolivia.
Prossimamente la Corte Suprema boliviana chiederà la collaborazione della giustizia USA perché si esegua il mandato di cattura dell'ex-presidente. Il presidente Morales ha criticato frecuentemente il governo USA per non collaborare con la giustizia boliviana.
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