L'America Latina non trova molto spazio sui media italiani. Questo blog cerca di colmare una piccola parte di questo vuoto, attraverso l'adattamento in italiano di notizie sulla politica e l'economia latinoamericane scovate su quotidiani stranieri. Naturalmente, non mancherò di citare e segnalare siti e articoli in lingua italiana, quando se ne presenterà l'occasione. Buona lettura!

martedì, maggio 22, 2007

Lo scandalo si avvicina a Kirchner

Uno scandalo di mazzette da parte dell’azienda svedese Skanska a 23 funzionari del governo argentino rischia di coinvolgere il presidente argentino Kirchner, in un momento politico delicato, dato che mancano solo due settimane all’elezioni di governatore della città di Buenos Aires, e a pochi mesi delle elezioni presidenziali, cui non si sa ancora se si ripresenterà. Nell’occhio del ciclone si trova il potente Ministro della Pianificazione Federale, Julio de Vido, uomo dell’entourage più intimo del Presidente, che guida le relazioni tra il governo e le aziende straniere che lavorano in Argentina. Gli altri membri del governo hanno difeso il loro pari affermando che De Vido non è coinvolto nella faccenda. Secondo dell registrazioni dell’anno scorso e in mano dei giudici, la Skanska avrebbe pagato mazzette di 200 milioni di dollari per lavori infrastrutturali realizzati in tutto il paese. Quando il giudice ha chiamato in causa il presidente dell’azienda statale di gas Enargas e l’amministratore di Nacion Fideicomisos, del gruppo bancario statale Banco Nación, il governo li ha destituiti. Altri 21 funzionari sono stati coinvolti nello scandalo, e potrebbero essere coinvolte grandi aziende del paese come la principale azienda dell’acciaio, Techint, l’azienda petrolifera ispano-argentina Repsol-YPF e la Banca dello Sviluppo del Brasile. È la prima volta che funzionari del governo Kirchner vengono coinvolti in scandali di corruzione, in un momento in cui il candidato del Governo alla città di Buenos Aires, il ministro dell’educazione Daniel Filmus, corre il rischio di essere sconfitto nelle elezioni.
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