L'America Latina non trova molto spazio sui media italiani. Questo blog cerca di colmare una piccola parte di questo vuoto, attraverso l'adattamento in italiano di notizie sulla politica e l'economia latinoamericane scovate su quotidiani stranieri. Naturalmente, non mancherò di citare e segnalare siti e articoli in lingua italiana, quando se ne presenterà l'occasione. Buona lettura!

martedì, giugno 12, 2007


In effetti sono sparito... e putroppo non è finita... la seconda parte dell'esame è stata rimandata... e avrá luogo il 14 giugno. In ogni caso cerco di scrivere qualche notiziola su fatti avvenuti nelle ultime settimane. Non affronteró l'argomento della chiusura della Rctv (vedi post precedente) perché ha avuto molta visibilità nei media italiani. Si tratterà di notizie e curiosità per lo più, che mi hanno colpito. Bene, a presto, spero.

Per iniziare.. anche in Sudamerica soffrono di problemi di iper-inquinamento, come si vede nella foto che ritrae Santiago del Cile.

L’inquinamento divora Santiago del Cile

La capitale cilena è in piena emergenza ambientale a causa dell’inquinamento, in parte dovuto all’aumento del consumo del petroleo provocato dalla riduzione delle importazioni di gas dall’Argentina. A partire dal 2004, l’aumento della domanda interna e la mancanza di investimenti nell’esplorazione di nuovi giacimenti hanno ridotto il quantitativo di gas que l’Argentina è in grado di esportare verso il paese vicino. In questi giorni, il gas que arriva in Cile riesci a coprire soltanto il fabbisogno dei privati. In risposta all’aumento dell’inquinamento, in alcune zone superiori ai 300 mg di polveri sottili per m cubo d’aria, si sono prese misure contro il traffico dei veicoli inquinanti. L’inquinamento è stato aggravato dalla mancanza di pioggia. Situata in una valle circondata di montagne, Santiago del Cile è considerata una delle città più contaminate al mondo, in particolare nell’autunno e inverno australe (da marzo a settembre), quando si produce il fenomeno dell’inversione térmica. Questo fenomeno provoca che l’aria a livello del suolo sia più fredda, concentrando le particelle tossiche nella città. L’assenza di venti che possano disperderle peggiora la situazione.