Per iniziare.. anche in Sudamerica soffrono di problemi di iper-inquinamento, come si vede nella foto che ritrae Santiago del Cile.
L’inquinamento divora Santiago del Cile
La capitale cilena è in piena emergenza ambientale a causa dell’inquinamento, in parte dovuto all’aumento del consumo del petroleo provocato dalla riduzione delle importazioni di gas dall’Argentina. A partire dal 2004, l’aumento della domanda interna e la mancanza di investimenti nell’esplorazione di nuovi giacimenti hanno ridotto il quantitativo di gas que l’Argentina è in grado di esportare verso il paese vicino. In questi giorni, il gas que arriva in Cile riesci a coprire soltanto il fabbisogno dei privati. In risposta all’aumento dell’inquinamento, in alcune zone superiori ai 300 mg di polveri sottili per m cubo d’aria, si sono prese misure contro il traffico dei veicoli inquinanti. L’inquinamento è stato aggravato dalla mancanza di pioggia. Situata in una valle circondata di montagne, Santiago del Cile è considerata una delle città più contaminate al mondo, in particolare nell’autunno e inverno australe (da marzo a settembre), quando si produce il fenomeno dell’inversione térmica. Questo fenomeno provoca che l’aria a livello del suolo sia più fredda, concentrando le particelle tossiche nella città. L’assenza di venti che possano disperderle peggiora la situazione.
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