Continua il boom argentino, ma aumentano le polemiche sull’inflazione
L’INDEC (l’istituto statistico argentino) ha diffuso questo pomeriggio i dati ufficiali sulla crescita del PIB nel 2006. Per il 4º anno consecutivo il tasso di crescita del paese ha superato l’8%, raggiungendo l’8,5%. Nel 2003 fu dell’8,8%, nel 2004 del 9% e nel 2005 del 9,2. Le buone notizie sul fronte della crescita non frenano le polemiche nel paese sull’inflazione. Il governo vuole raggiungere i suoi obiettivi in termini di mete fissate d'inflazione, e ha adottato tutte le misure in suo possesso per raggiungerli, dalla semplice moral suasion sulla produzione e la distribuzione al blocco delle esportazioni di carne per aumentarne la disponibilità interna (l’Argentina è un gran paese produttore ma anche consumatore di carne). Una delle misure più polemiche del governo è stata la recente sostituzione della direttrice del dipartimento che si occupa di stilare gli indici dei prezzi al consumo all'interno dell’Indec. La decisione ha provocato la rivolta dei lavoratori della struttura, oltre a forti polemiche politiche. L’inflazione intanto continua la sua corsa, in particolare nei beni di prima necessità. Ad esempio i beni che compongono la cesta alimentare di base (CBA), su cui viene calcolato il livello d’indigenza, hanno subito un aumento del 7,5% in soli tre mesi. In generale tutti i beni alimentari stanno subendo forti aumenti, penalizzando specialmente le classi più svantaggiate.
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