L'America Latina non trova molto spazio sui media italiani. Questo blog cerca di colmare una piccola parte di questo vuoto, attraverso l'adattamento in italiano di notizie sulla politica e l'economia latinoamericane scovate su quotidiani stranieri. Naturalmente, non mancherò di citare e segnalare siti e articoli in lingua italiana, quando se ne presenterà l'occasione. Buona lettura!

martedì, giugno 12, 2007


Il ministro che visse nella miseria per una notte

Ha voluto dormire in un giaciglio nella baraccopoli della capitale del Costa Rica, San José, invece che nella sua casa lussuosa in compagnia con la moglie finlandese. Cosí, il ministro dell’abitazione e della poverta, Fernando Zumbado, è stato ospitato da una famiglia povera di 5 persone che gli hanno offerto ospitalità, il loro cibo e una birra. Zumbado in cambio ha offerto al loro quartiere, nella periferia della capitale, un po’ di notorietà mediatica. “Voglio richiamare l’attenzione con questo gesto sulle 40.000 famiglie povere del paese, che vivono nel freddo e con cibo appena sufficiente, perché tutti capiscano l’importanza di portare avanti progetti di lotta alla povertà”, ha detto il ministro. Zumbado preme sull’Assemblea del paese perché approvi una imposta addizionale sulle case di lusso. Con il nome di “imposta solidale” dovrebbe finanziare la costruzione di alloggi decenti per circa 20.000 famiglie che abitano nelle baraccopoli delle città del paese. Si tratta solo di una delle misure che il ministro vorrebbe approvare per migliorare le condizioni di vita dei poveri del paese. L’opposizione ha reagito al gesto del ministro con epiteti di demagogo, populista e pagliaccio, anche se alcuni deputati della sinistra del paese sono accorsi per appoggiare l’iniziativa. Altri lo accusano di volersi candidare alla presidenza del paese, anche se Zumbado ha negato tale intenzione. La povertà è una realtà che riguarda circa un milione dei 4,5 che conta il paese, e molti accusano il governo di Óscar Arias di aver fatto ancora poco per combattere il fenomeno, nonostante che l’obiettivo dichiarato sia quello di ridurre la povertà da un 20,2% a un 16% della popolazione.

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Un altro paio di notizie dal Centroamérica.

  • Critiche da parte dell’opposizione al Presidente dell’Honduras, Manuel Zelaya, per avere ordinato alle emittenti di radio e alle televisioni private di trasmettere, gratuitamente e per una decina di giorni, la propaganda del governo. Si parla di rischio di deriva venezolana. Il governo si giustifica affermando di essere stato costretto a prendere questa misura per contrarrestare la disinformazione nei confronti della sua gestione. Il Presidente sostiene che i proprietari dei mezzi comunicazioni sono gli stessi potentati contro cui la sua azione di governo si scontra quotidianamente.
  • I movimenti per la difesa dei diritti umani e alcune associazioni di vittime del conflitto armato hanno impugnato, di fronte alla Corte d’Appello del paese, la candidatura alle elezioni legislative del prossimo 9 settembre del generale golpista José Efraín Ríos Montt, accusato in Spagna di genocidio. Chiedono l’annullamento della candidatura del generale e il suo arresto per genocidio. Ríos Montt governó il Guatemala dal 1983 al 1984, è accusato di crimini contra l’umanità, ma è riuscito finora a sfuggire alla giustizia internazionale.