Ancora una volta il presidente venezolano Chávez è protagonista del nostro blog. Si tratta di una notizia di un paio di settimane fa, ma abbastanza colorita.
Hugo Chávez incita i “veri socialisti” a donare i loro beni superflui.
Il presidente venezolano Chávez ha incitato i propri sostenitori a disfarsi dei beni superflui che posseggono per dimostrare di essere dei “veri socialisti”. “Se possiede un frigorifero che non le serve, la porti in Piazza Bolivar [la piazza principale in ogni città e paese del venezuela] y la metta a disposizione di chi ha bisogno”, ha raccomandato nella sua arringa Chávez, diretto ai più di 5 milioni di persone che si sono iscritte alla prossima formazione che assumerá il nome di Partito Socialista Unito del Venezuela. Il presidente ha dato l’esempio donando la parte che gli rimane dei 250.000$ del Premio Gheddafi per i diritti umani, che gli è stato assegnato in Libia nel 2004. Il non possedere nulla non è ragione suficiente per non dimostrare la propria vocazione socialista: anche i più poveri possono dare il loro contributo donando il loro lavoro volontario in opere sociali ed umanitarie. “Una rivoluzione non può funzionare senza lavoro volontario”, ha assicurato il Presidente. Atti volontari di questo tipo potrebbero diventare un requisito indispensabile per ottenere la tessera del partito. In ogni caso, Chávez ha voluto tranquillizzare quei settori delle classi medie che temono che il suo governi adotti misure contro la proprietà privata: “Nessuno deve temere per le sue cose, per la sua proprietà individuale. A nessuno sarà tolta la sua macchina o il suo appartamento, neanche il suo yacht o il suo aereo. Chi lavora e si guadagna da vivere ha diritto di comprare ció che vuole. Ció che il governo si propone è di andare verso la proprietà sociale dei mezzi di produzione, in particolare della terra”.
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